Cosa ci fa del caffè tostato in una profumeria? Scopriamolo!

Venerdì 14 giugno 2019, la “Profumeria Augusta” di Anzio – una delle eccellenze del nostro territorio – ha festeggiato il suo 60° anniversario di attività. Nel fare i più sentiti auguri per il raggiungimento di un così prestigioso traguardo, Cubacafè ha fornito per l’occasione quattro origini di arabica tostate: Perù biologico, Colombia, Messico biologico e Brasile Specialty.

 

Vi starete chiedendo: cosa c’entra il caffè con i profumi? Domanda più che lecita… Bene, per rispondere a questo interrogativo abbiamo parlato con Francesca Mastrella, titolare della profumeria: questa piacevole chiacchierata vi chiarirà le idee e al tempo stesso vi sorprenderà!

 

«Poiché, come logico che sia, il profumo con l’essenza più forte catalizza l’olfatto in via principale, diventa problematico per un cliente valutarne la fragranza dopo averne testati alcuni. In teoria, per resettare i recettori olfattivi, bisognerebbe bere un paio di bicchieri d’acqua, uscire dal negozio e tornare dopo qualche minuto, ma è chiaro che tutto ciò non è fattibile. Per questo, la nostra profumeria – da quasi 60 anni alla ricerca di prodotti artigianali e al tempo stesso innovativi – mette a disposizione del cliente un po’ di caffè torrefatto in grani: il caffè, infatti, è perfetto per azzerare l’olfatto, riportando così la sua ricezione alla normalità. Ancora meglio sarebbe assaporare con la bocca il chicco, soprattutto se fumatori. Per questo teniamo sempre sul banco una tazza contenente chicchi di caffè, che frequentemente sostituiamo con del prodotto più fresco appena tostato per non disperderne l’aroma. I clienti apprezzano e l’effetto è garantito!»

 

L’ennesima risorsa della nostra bevanda preferita…

 

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